Il calcolo del risarcimento danni a cui ha diritto chi subisce dei danni fisici in un incidente stradale è una procedura complessa che dipende dalla natura e dalla gravità delle lesioni riportate. Anche nel caso di sole lesioni di lieve entità, la vittima ha comunque diritto a una compensazione adeguata per i danni subiti e la determinazione dell’importo di tale risarcimento segue criteri specifici.

Il risarcimento varia in base al genere e alla gravità delle lesioni derivanti dall’incidente stradale. Comunemente, si valuta l’importo risarcitorio in relazione alla durata dell’infortunio e ai punti di invalidità permanente stabiliti durante l’esame medico-legale.

Il danneggiato da incidente stradale potrebbe infatti affrontare un periodo di inabilità corrispondente al tempo necessario per recuperare completamente le condizioni fisiche. Questo intervallo temporale è definito come “periodo di invalidità temporanea”.

Inoltre, al termine di questo periodo, potrebbero persistere dei postumi invalidanti definitivi ed irrimediabili. Questi, in quanto possono perdurare per l’intera vita della vittima, provocano nel danneggiato una invalidità permanente. L’entità di tale invalidità viene espressa in punti percentuali, dove l’incremento dei punti di invalidità corrisponde a un aumento della gravità dell’invalidità stessa.

In questo articolo ci occuperemo nello specifico del risarcimento da incidente stradale per le menomazioni che causano al danneggiato un’invalidità permanente compresa tra 1 e 9 punti percentuali, le cosiddette lesioni micropermanenti.

 

Tabella di invalidità da danno biologico micropermanente a seguito di incidente stradale.

La legge 5 marzo 2001, n. 57, al comma 3 dell’art. 5, definisce il danno biologico, come la lesione alla integrità psicofisica della persona, suscettibile di accertamento medicolegale, precisando che il danno biologico e’ risarcibile indipendentemente dalla sua incidenza sulla capacità di produzione di reddito del danneggiato. Inoltre, al comma 5 dello stesso articolo, la legge stabilisce che debba essere predisposta una specifica tabella delle menomazioni alla integrità psicofisica comprese tra 1 e 9 punti di invalidità.

Scopo dunque della tabella e’ quello di indicare parametri numerici da utilizzare ogni volta che, nell’ambito del risarcimento del danno alla persona in responsabilità civile auto, vi sia la necessità di effettuare un accertamento medico-legale per stabilire in che misura debba essere quantificata una menomazione permanente alla integrità psicofisica, nel caso questa menomazione rientri in un tasso compreso tra l’1% ed il 9%.
Di seguito sono elencate le tabelle utilizzate per stabilire la percentuale di invalidità permanente e i calcolatori impiegati per determinare l’entità del risarcimento.

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Tabelle delle menomazioni alla integrità psicofisica comprese tra 1 e 9 punti di invalidità

Di seguito le tabelle utilizzate dai medici legali per valutare e quantificare i danni fisici di lieve e grave entità da incidente stradale, divisi per parti anatomiche (l’assenza di una specifica lesione nelle liste successive non esclude una loro valutazione, ma sarà compito del medico esprimere un giudizio con il criterio dell’analogia durante la sua perizia).

Capo – Lesioni dentarie – Lesioni oculari

Colonna vertebrale

Arto superiore

Arto inferiore

Torace, bacino, addome

Danno estetico

NEW !!! Tabelle lesioni da 10 a 100 punti di invalidità

Una volta determinata la percentuale dell’infortunio sarà possibile procedere al calcolo del risarcimento attraverso le successive tabelle.

 

L’entità dei risarcimenti per invalidità permanente da incidente stradale

Di seguito le nostre utility per calcolare il risarcimento danni da incidente stradale in base alla percentuale di invalidità permanente riscontrata nel danneggiato e al periodo di inabilità temporanea patito a causa delle lesioni subite.

Risarcimento da danno biologico di lieve entità (da 1 a 9 punti)

NEW !!! Calcolo risarcimento danni da sinistro stradale di grave entità (da 10 a 100 punti di invalidità)

Risarcimenti per inabilità temporanea

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TABELLA DELLE MENOMAZIONI ALLA INTEGRITÀ PSICOFISICA COMPRESE TRA 1 E 9 PUNTI DI INVALIDITÀ

Descrizione Punti invalidità
CAPO
Postumi soggettivi di trauma cranico commotivo eventualmente con frattura cranica semplice 2-4
Postumi di frattura del massiccio facciale o della mandibola (escluse le fratture dei condili mandibolari e le fratture delle ossa nasali) con turbe disfunzionali di lieve grado 2-5
Esiti di fratture del condilo mandibolare con modeste alterazioni funzionali dell’articolazione temporo mandibolare 3-8
Sindrome vertiginosa periferica da asimmetria labirintica compensata, strumentalmente accertata 2-5
Postumi di frattura delle ossa nasali e/o del setto fino alla stenosi nasale assoluta monolaterale con lieve alterazione del profilo nasale 2-6
Riduzione dell’olfatto fino alla perdita totale 8
Riduzione isolata del gusto fino alla perdita totale 5
Disturbo somatoforme indifferenziato lieve o disturbo dell’adattamento cronico lieve 5
LESIONI DENTARIE
Perdita di un incisivo centrale superiore 1.25
Perdita di un incisivo laterale o di un incisivo centrale inferiore 0.50
Perdita di un canino 1.50
Perdita del primo premolare 0.75
Perdita del secondo premolare 0.75
Perdita del primo molare 1.25
Perdita del secondo molare 1
Perdita del terzo molare 0.50
LESIONI OCULARI
Riduzione monolaterale del visus per lontano, con acuità visiva dell’altro occhio pari a 10/10:
Visus residuo 9/10 1
Visus residuo 8/10 1
Visus residuo 7/10 3
Visus residuo 6/10 5
Visus residuo 5/10 7
Blefarospasmo, Lagoftalmo, Epifora, Ectropion, Entropion, obliterazione monolaterale delle vie lacrimali 5
Necessità di fare uso di lenti correttive 3
COLONNA VERTEBRALE
RACHIDE CERVICALE
Esiti dolorosi di frattura di un’apofisi o dello spigolo antero-superiore o antero-inferiore di una vertebra senza schiacciamento del corpo; a seconda della alterazione anatomica e/o della limitazione dei movimenti del capo 2-6
Esiti di trauma minore del collo con persistente rachialgia e limitazione antalgica dei movimenti del capo 2
Esiti di trauma minore del collo con persistente rachialgia, limitazione antalgica dei movimenti del capo e con disturbi trofico-sensitivi radicolari strumentalmente accertati 2-4
RACHIDE DORSALE
Esiti dolorosi di frattura da schiacciamento di un corpo vertebrale da D1 a D10 con residua cuneizzazione 4-6
Esiti anatomici di frattura dello spigolo antero-superiore o antero-inferiore di una vertebra dorsale senza schiacciamento del corpo; a seconda della sede e della alterazione anatomica 4
RACHIDE LOMBARE
Esiti dolorosi di frattura di un’apofisi o dello spigolo antero-superiore o antero-inferiore di una vertebra senza schiacciamento del corpo; a seconda della alterazione anatomica e/o della limitazione del movimenti del tronco 2-6
Esiti di trauma minore del rachide lombare con persistente rachialgia e limitazione antalgica dei movimenti del tronco 2
Esiti di trauma minore del rachide lombare con persistente rachialgia, limitazione antalgica dei movimenti del tronco e con disturbi radicolari trofico sensitivi strumentalmente accertati 2-5
SACRO E COCCIGE
Esiti di frattura sacrale o coccigea malconsolidata con conseguente sindrome algico-disfunzionale 3-5
ARTO SUPERIORE
SPALLA
Escursione articolare della scapolo-omerale limitata globalmente di 1/3 (ad esempio: elevazione possibile per 110^, abduzione per 90^ e rotazioni per due terzi) 9 d. – 7 n.d.
Esiti dolorosi di lesioni anatomiche articolari documentate, in assenza di deficit della scursione articolare 4 d. –  3 n.d.
Esiti di documentata lussazione di spalla con sfumate ripercussioni funzionali 4 d. –  3 n.d.
GOMITO
Flessione limitata, possibile per 90^ (da 180^ a 90^) con prono-supinazione libera 8 d. – 7 n.d.
Riduzione del movimento di prono-supinazione fino alla metà 5 d. –  4 n.d.
POLSO
Rigidità con riduzione di 2/3 della flesso estensione 9 d. – 8 n.d.
Rigidità con riduzione della metà della flesso estensione 6 d. – 5 n.d.
Instabilità della radio-carpica di grado medio da lesione legamentosa accertata strumentalmente 3 – 6 d. – 2 – 5 n.d.
Instabilità della radio-ulnare distale 5 d. –  4 n.d.
Esiti di frattura di scafoide con dolore e modica limitazione dei movimenti 5 d. –  4 n.d.
MANO
Perdita del medio 7 d. – 6 n.d.
Perdita dell’anulare 6 d. – 5 n.d.
Perdita del mignolo 8 d. – 7 n.d.
Perdita della falange ungueale dell’indice 5 d. – 4 n.d.
Perdita della falange ungueale del medio 3 d. – 2 n.d.
Perdita della falange ungueale dell’anulare 3 d. – 2 n.d.
Perdita della falange ungueale del mignolo 4 d. – 3 n.d.
Perdita delle ultime due falangi dell’indice 8 d. – 7 n.d.
Perdita delle ultime due falangi del medio 5 d. – 4 n.d.
Perdita delle ultime due falangi dell’anulare 4 d. – 3 n.d.
Perdita delle ultime due falangi del mignolo 6 d. -5 n.d.
Anchilosi dell’articolazione interfalangea del pollice in estensione 5 d. – 4 n.d.
Anchilosi rettilinea delle tre articolazioni dell’indice 9 d. – 6 n.d.
Anchilosi rettilinea delle tre articolazioni del medio 6 d. – 5 n.d.
Anchilosi rettilinea delle tre articolazioni dell’anulare 5 d. – 4 n.d.
Anchilosi rettilinea delle tre articolazioni del mignolo 7 d. – 6 n.d.
Esiti di frattura del primo osso metacarpale, apprezzabili strumentalmente, in assenza o con sfumata ripercussione funzionale 4 d. –  3 n.d.
Esiti di frattura di ogni altro metacarpo, apprezzabili strumentalmente, in assenza o con sfumata ripercussione funzionale 3 d. –  2 n.d.

 

 

TABELLA DELLE MENOMAZIONI ALLA INTEGRITÀ PSICOFISICA COMPRESE TRA 1 E 9 PUNTI DI INVALIDITÀ

Tabella delle menomazioni alla integrità psicofisica comprese tra 1 e 9 punti di invalidità

Descrizione Punti invalidità
ARTO INFERIORE
ANCA
Limitazione di 1/4 dei movimenti 8
Esiti dolorosi di lesioni anatomiche articolari documentate , in assenza di deficit della escursione articolare 4
GINOCCHIO
Flessione possibile fino a 90^ (da 180^ a 90^) 9
Deficit dell’estensione tra 10^ e 20^ 3-8
Esiti dolorosi di lesioni anatomiche articolari documentate, in assenza di deficit della escursione articolare 3
Lassità articolare da rottura totale di uno dei due legamenti collaterali non operata 9
Lassità articolare da lieve a media conseguente a lesioni legamentose parziali o in esiti di interventi di ricostruzione di un legamento 2-7
Esiti di meniscectomia parziale artroscopica senza limitazione funzionale 2
Esiti di meniscectomia totale senza limitazione funzionale 4
CAVIGLIA
Limitazione dei movimenti articolari della tibio-tarsica di 1/2 6
Limitazione dei movimenti articolari della tibio-tarsica di 1/3 4
Anchilosi isolata della sottoastragalica in posizionefavorevole 6
Limitazione dei movimenti articolari della sottoastragalica di 1/2 3
Esiti dolorosi di lesioni anatomiche articolari documentate, in assenza di deficit della escursione articolare 3
Lesione legamentosa tibio-astragalica o peroneo- astragalica (a seconda del grado di instabilità clinicamente rilevabile) 2-5
PIEDE
Anchilosi della I metatarso-falangea in posizione favorevole 5
Anchilosi dell’interfalangea del I dito in posizione favorevole 3
Perdita dell’alluce 6
Perdita delle altre dita del piede a seconda del numero 7
Esiti dolorosi di frattura dello scafoide tarsale o del cuboide o di un cuneiforme, con sfumate ripercussioni funzionali 4
Esiti di frattura del I e del V metatarso 3
Esiti dl frattura del II o III o IV metatarso 2
ALTRI ESITI ANATOMICI DELL’ARTO INFERIORE
Accorciamento di2 cm 3
Esiti dolorosi di frattura diafisaria di femore o di tibia ben consolidata, con persistenza di mezzi di sintesi, ma in assenza o con sfumata ipercussione funzionale 5-7
Esiti dolorosi di frattura diafisaria isolata di tibia o femore ben consolidata in assenza o con sfumata ripercussione funzionale 4
Esiti dolorosi di frattura diafisaria isolata di perone ben consolidata in assenza o con sfumata ripercussione funzionale 2
Flebo-linfopatie arti inferiori – lieve edema regredibile mediante adeguata lastocompressione e sfumata discromia cutanea 5
TORACE
Esiti attendibilmente dolorosi di frattura non articolare della scapola 1-2
Esiti attendibilmente dolorosi di frattura di clavicola regolarmente consolidata senza limitazioni articolari 1-2
Esiti attendibilmente dolorosi di frattura di clavicola consolidata con callo deforme e/o sovrapposizione dei monconi senza significativa limitazione articolare 2-5
Frattura di clavicola evoluta in pseudoartrosi 6 d. – 5 n.d.
Esiti di lussazione sterno-claveare 3
Persistente lussazione completa acromion-claveare 5 d. – 4 n.d.
Esiti attendibilmente dolorosi di frattura dello sterno con callo deforme 2-4
Sindrome algica da esiti anatomici di frattura di una costa radiologicamente rilevati 1-2
Esiti anatomici di fratture costali multiple radiologicamente rilevate; per ogni costa consolidata con callo deforme e dolente 1
Esito di pleurite traumatica monolaterale con abolizione del recesso costo-frenico 1-3
BACINO E ADDOME
Esiti attendibilmente dolorosi di frattura extrarticolare di bacino ben consolidata e in assenza o con sfumata ripercussione funzionale 3-5
Diastasi isolata della sinfisi pubica fino a4 cm 3-8
Esiti di lesione epatica contusivo-emorragica e/o discontinuativa con funzionalità normale, eventualmente con modesti postumi aderenziali, a seconda della estensione 5-8
Esiti di lesione renale contusivo-emorragica e/o discontinuativa ecograficamente accertata con funzionalità normale, eventualmente con cicatrici 3-6
Perdita di un testicolo in età post-puberale con funzionalità normale del testicolo superstite, a seconda dell’età 5-8
Perdita anatomica e/o funzionale di un ovaio in età fertile con funzionalità normale dell’ovaio superstite, a seconda dell’età 5-8
Cicatrici che indeboliscono la parete addominale; per ogni10 cmdi lunghezza 2
Laparocele, dimensioni entro cm 10 x 10 4-8
DANNO ESTETICO
Il pregiudizio estetico complessivo è lieve 5
Il pregiudizio estetico complessivo è da lieve a moderato 6-9