Quando si subiscono dei danni fisici a causa di un fatto illecito ad opera di terzi si ha diritto a un risarcimento danni.

In questo articolo vedremo quanti soldi spettano al danneggiato.

Come vedremo, gli importi del risarcimento sono calcolati diversamente in base alla dinamica del sinistro: incidente stradale, infortunio sul lavoro o caso di malasanità.

Risarcimento danni fisici da incidente stradale

In caso di lesioni da incidente stradale, il danneggiato ha diritto a un risarcimento per tutti i danni che tali menomazioni gli hanno procurato.

Sia per la lesione alla propria integrità psicofisica (danno alla salute), sia per tutti i pregiudizi di natura patrimoniale patiti (spese sostenute, mancati guadagni presenti e futuri, perdita o riduzione della capacità lavorativa, ecc.).

Fanno parte dei danni non patrimoniali da incidente stradale: il danno biologico, morale ed esistenziale.

Per calcolare a quanti soldi si ha diritto per il risarcimento dei danni fisici da incidente stradale esistono delle specifiche tabelle da utilizzare per la quantificazione degli importi.

L’entità del risarcimento dipende dai punti di invalidità permanente e dai giorni di inabilità temporanea conseguenti le lesioni riportate dal danneggiato nel sinistro.

Spetta al medico legale, attraverso la sua perizia, quantificare l’entità delle menomazioni e accertare la percentuale e la durata dell’invalidità.

Una volta stabiliti questi punteggi, come detto, esistono delle specifiche tabelle che consentono di calcolare l’importo del risarcimento.

Le tabelle (consultabili a fine articolo) sono due e l’utilizzo dell’una o dell’altra dipende dalla gravità delle lesioni subite nell’incidente.

Per il calcolo delle lesioni micropermanenti, ossia per quelle menomazioni che comportano un’invalidità permanente compresa tra 1 e 9 punti percentuali, sono stati pubblicati, con l’articolo 5 della Legge n.5 del 2001, dei coefficienti, aggiornati annualmente con Decreti Ministeriali in base alla variazione dei prezzi al consumo, che permettono di calcolare a quanti soldi si ha diritto, in base all’età del danneggiato, ai punti di invalidità riportati nell’incidente stradale e ai giorni di inabilità patiti prima della completa guarigione.

Per quanto riguarda invece il calcolo danno biologico da macropermanenti, le tabelle del tribunale di Milano sono il principale strumento utilizzato per la quantificazione del risarcimento per le lesioni di grave entità da incidente stradale, ossia per menomazioni con invalidità permanente superiore a 9 punti percentuali.

Tramite queste tabelle, considerate le più idonee a garantire uniformità di giudizio, è possibile quindi calcolare a quanti soldi si ha diritto, in base all’età del danneggiato, al grado di invalidità e al periodo di inabilità assoluta e parziale.

Tuttavia, è bene specificare che queste tabelle prevedono degli importi monetari per una liquidazione forfettizzata, perciò, qualora il giudice riscontrasse delle singolarità e peculiarità del caso specifico (danno morale ed esistenziale superiori alle conseguenze ordinarie), può essere disposta una personalizzazione del danno, che consente di aumentare l’entità del risarcimento.

 

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Risarcimento danni fisici da infortunio sul lavoro e malattia professionale

Secondo il Testo Unico del D.P.R. n.1124 del 1965, per infortunio sul lavoro si intende la lesione avvenuta per causa violenta in occasione di lavoro, dalla quale sia conseguita la morte o l’invalidità permanente del lavoratore oppure un’inabilità temporanea di durata superiore ai tre giorni.

Per malattia professionale invece si intende la patologia contratta nell’esercizio e a causa delle lavorazioni rischiose.

A differenza degli infortuni, per i quali basta l’occasione di lavoro, la malattia per essere definita professionale necessita di un rapporto causale, o concausale, tra il rischio lavorativo e la patologia.

Il lavoratore che subisce un infortunio sul lavoro o una malattia professionale ha diritto a diverse prestazioni da parte dell’Inail, tra cui un indennizzo monetario che può essere corrisposto in forma di capitale o di rendita mensile, in base all’entità dei danni patiti.

Anche per gli infortuni e le malattie sul lavoro esistono delle specifiche tabelle da utilizzare per stabilire l’entità del danno e del risarcimento.

Per il calcolo del risarcimento Inail, le variabili che entrano in gioco per determinare l’entità dell’indennizzo sono: l’età, il grado di invalidità permanente e la retribuzione annua del lavoratore.

Per invalidità inferiori al 6% (franchigia Inail) non è erogato alcun indennizzo da parte dell’Istituto assicurativo, mentre per danni biologici compresi tra i 6 e 15 punti percentuali è previsto un risarcimento in capitale una tantum.

Per invalidità superiori ai 15 punti percentuali è invece erogata una rendita vitalizia mensile, la cui entità dipende anche dallo stipendio percepito dal lavoratore nell’anno precedente.

Clicca nel link seguente per utilizzare la nostra utility per calcolare il risarcimento da malattia professionale e infortunio sul lavoro.

Ricordiamo che, l’indennizzo dell’Inail è sempre riconosciuto al lavoratore, a prescindere dalle sue responsabilità, del datore o di terzi soggetti.

Qualora venisse invece individuato un responsabile, il lavoratore danneggiato avrà diritto anche al risarcimento del danno differenziale, la cui entità è pari alla differenza tra quanto è possibile ottenere in sede civilistica e quanto già indennizzato dall’Inail.

 

Danni fisici da malasanità

Il paziente che, a causa di un errore colposo di un sanitario, consistente in un intervento, diagnosi o terapia non corretta, subisce un peggioramento delle proprie condizioni di salute, ha diritto a un risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali subiti.

Per i danni da responsabilità medica, con la Legge Balduzzi del 2012 (successivamente confermato anche dalla Legge Gelli-Bianco del 2017), si è stabilito che il calcolo del risarcimento deve essere effettuato sulla base delle tabelle previste per l’infortunistica stradale.

Quindi, per il risarcimento danni da malasanità per errore medico si utilizzano gli stessi coefficienti e i criteri di calcolo visti in precedenza nel capitolo sugli incidenti stradali, ossia quelli previsti dagli articoli 138 e 139 del Codice delle assicurazioni private.

Il risarcimento per la lesione temporanea o permanente all’integrità psicofisica patita dal paziente è calcolato in base all’età e al grado di invalidità riscontrato.

Il valore economico del punto di invalidità cresce in modo più che proporzionale al crescere del punteggio di invalidità, mentre è decrescente in base all’età del soggetto danneggiato.

Qualora le menomazioni riportate incidano in maniera rilevante sulla vita dinamico-relazionale del paziente, il giudice, con equo e motivato apprezzamento può disporre un aumento del risarcimento previsto dalle tabelle.

L’ammontare totale del risarcimento così calcolato è esaustivo del danno conseguente alle lesioni fisiche.

Consulta le nostre utility per effettuare il calcolo del risarcimento:

calcolo del danno biologico (invalidità da 1 a 9 punti percentuali);

calcolo del danno non patrimoniale macropermanente (menomazioni con invalidità permanete superiori al 9%).

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