Per ottenere il risarcimento non sarà più necessario il certificato di chiusa inchiesta

Fino a qualche mese fa in caso di incendio o furto del proprio veicolo, l’assicurato per richiedere il risarcimento della sua copertura furto ed incendio doveva presentare alla propria Compagnia il certificato di chiusa inchiesta.

Il certificato di chiusa inchiesta attesta l’esito di un procedimento penale. Nel caso del furto ed incendio, l’archiviazione di un procedimento penale contro ignoti.

Ottenere questo certificato, incrementava sensibilmente i tempi del risarcimento, oltre ad aumentare la già consistente burocrazia presente nelle varie Procure italiane. Da oltre un anno questo certificato non è più necessario anche se alcune compagnie non si sono adeguate così velocemente.

 

L’Ivass richiama all’ordine le assicurazioni

Con l’art.150 bis del Codice delle Assicurazioni Private introdotto dall’articolo 34-ter del c.d. decreto “liberalizzazioni”- decreto legge n. 1/2012 convertito nella legge n. 27/2012 viene decretato l’obbligo da parte delle compagnie assicurative di risarcire il danno derivante da furto o incendio di autoveicolo, indipendentemente dalla richiesta del rilascio del certificato di chiusa inchiesta, tranne che nei procedimenti giudiziari nei quali si procede per il reato di fraudolento danneggiamento dei beni assicurati (articolo 642 del codice penale).

Nonostante questa norma sia in vigore già da un anno, l’Ivass (l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni), considerate le numerose segnalazioni ricevute da parte dei consumatori, ha richiamato all’ordine le compagnie assicurative con il Prot. n. 09-13-002674 del 28 febbraio 2013, invitando le stesse ad adeguarsi alle disposizioni di legge entro il 31 marzo 2013 e di confermare all’Ivass stessa tale adeguamento.

Una norma finalmente a favore degli assicurati, la quale oltre che snellire le pratiche del risarcimento, velocizza sensibilmente le tempistiche dei rimborsi.

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