Truffe assicurative. Oltre 50.000 casi accertati nel ramo r.c. auto

Secondo un’indagine sul fenomeno della criminalità nel settore assicurativo, effettuata dall’ Isvap (Istituto per la vigilanza sulle Assicurazioni Private e di Interesse Collettivo) nel 2011, è emerso che l’incidenza dei sinistri nel ramo rc auto, riconducibili a fenomeni criminosi a danno delle assicurazioni, registra una piccola riduzione rispetto al 2010. I sinistri legati a truffe assicurative sono stati 54.502, con un’incidenza del 2,04% sulla totalità dei sinistri, per un importo pari a 281,9 milioni di euro.

Le compagnie assicurative tuttavia dichiarano che i dati Isvap sono sottostimati perché si riferiscono solo a truffe accertate. L’opinione delle compagnie è che oltre il 50% delle frodi non viene accertato per mancanza di prove sufficienti.

Le regioni con più truffe assicurative accertate nel 2011

Campania 15.296

Puglia 8.410

Sicilia 5.876

Lazio 4.851

Calabria 2.686

 

Pena più severa per chi truffa le assicurazioni

Con la Legge di conversione del Decreto liberalizzazioni n° 27 del 24 marzo 2012 è stata inasprita la pena per il reato di frode assicurativa.

Il reato è disciplinato dall’art.642 del Codice Penale, di seguito le parti più rilevanti.

Chiunque con lo scopo di conseguire per se o per terzi un risarcimento assicurativo o comunque un vantaggio derivante dal contratto di assicurazione, distrugge, deteriora, occulta o disperde cose di sua proprietà; altera o falsifica una polizza o la documentazione necessaria per stipulare un contratto di assicurazione è punito con la reclusione da uno a cinque anni.

Stessa pena per chi cagiona a se stesso una lesione personale, aggrava lesioni prodotte da un infortunio, denuncia un sinistro non avvenuto o falsifica documentazioni relative ad un sinistro con lo scopo di ottenere un risarcimento assicurativo.

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